Sognavo di fare il giornalista da quando avevo 13 anni. Con un pò di fortuna e parecchio impegno ci sono riuscito. Oggi posso girare il mondo, vedere con i miei occhi quello che accade e raccontarlo. Con i servizi in tv e attraverso la mia macchina fotografica.
Cerco sempre di fare il mio lavoro con onestà, indipendenza e rispetto per le persone. Credo nel giornalismo anglosassone, che non significa freddo e distaccato, ma serio, completo ed equidistante, nel senso di cercare di riportare tutti i punti di vista senza farsi troppo influenzare dal proprio.
La mia passione per questo mestiere è pari a quella per i viaggi. Sono stato in tantissimi paesi in Asia, Africa, America del Sud a del Nord. E non mi fermerei mai.
Lavoro in televisione, ma sono appassionato di fotografia. Spesso trascorro le mie vacanze con organizzazioni umanitarie nei paesi più sperduti: per aiutare, per conoscere, per raccontare con le fotografie.